COMPAGNI DI SCUOLA (ITA,1988)

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    Locandina Compagni di scuola



    Compagni di scuola è un film del 1988, scritto, diretto e interpretato da Carlo Verdone.

    Trama
    Federica, affascinante trentacinquenne, oramai abbandonata dal ricco amante che l'ha mantenuta per anni, e prima di lasciare la lussuosa villa di lui, decide di organizzare, a quindici anni dal diploma, un incontro con i suoi ex compagni di liceo.
    Non si tratta di un evento gioioso in ricordo dei vecchi tempi. Ciascuno degli invitati è stato segnato dalla vita, e nel corso della riunione, che dura dal pomeriggio all'alba successiva, emergono problemi, frustrazioni, delusioni nonché cattiverie ed antichi rancori, rivelandosi una riunione in gran parte malinconica.


    Cast

    Piero Ruffolo (Carlo Verdone) - detto Er patata - è un professore di lettere in un liceo privato fuori Roma, oppresso dalla snervante e involgarita moglie. Ha una giovane amante, la sua allieva Cristina (Natasha Hovey).
    « Ti prendo a selciate! »
    (Piero, al telefono con la moglie)

    Piermaria Fabris (Fabio Traversa) - Primo personaggio ad entrare in scena ed il primo ad uscire perché disgustato. Irriconoscibile e dimenticato da tutti è oggetto di scherno e di scarsa considerazione, in quanto allora insignificante.
    « Tu c'hai avuto 'n crollo... d'o ottavo grado della scala Mercalli però! »
    (Finocchiaro rivolgendosi a Fabris)

    Federica Polidori (Nancy Brilli) è una donna affascinante che ha vissuto da mantenuta fino a quando l'ex compagno non le ha dato il benservito. Pur sentimentalmente distrutta, è dotata di grande allegria e spirito di organizzazione

    Bruno Ciardulli (Christian De Sica) - meglio noto come Tony Brando - è un cantante fallito ed oberato dai debiti. Irrimediabilmente immaturo, arriva al punto di umiliarsi davanti a tutti chiedendo l'elemosina in ginocchio e con un piattino in bocca.
    « Quello che vi chiedo è di mettervi una mano nel cuore... e l'altra nella tasca »
    (Ciardulli)
    « Invece con te è diverso... te sei sempre stato un'immagine legata alla simpatia e alla generosità »
    (Ciardulli a Finocchiaro)

    Walter Finocchiaro (Angelo Bernabucci) è il classico burino romanesco, volgare e presuntuoso, arricchitosi con un centro carni. Puntualmente pronto al motteggio dei suoi compagni, è cinico ed estremamente pesante nelle sue umilianti battute. Vittima di un furto di denaro, preferirà non lasciare la festa, dimostrandosi alla fine persona comunque genuina e sincera.
    « Puzzava da vivo! Figuramose che c'è dentro qua'a bara! »
    (Finocchiaro riferendosi ad un compagno di classe morto)
    « Aoh questo c'ha una... Mortacci sua er patata c'ha 'na situazione teribbile! »
    (Finocchiaro a Piero)

    Cristina (Natasha Hovey) è la giovane allieva e amante di Ruffolo. Oppressa dal padre, al quale nasconde la relazione con il professore, è una ragazza fragile e ingenua, che si fa sedurre dall'onorevole Valenzani

    Mauro Valenzani (Massimo Ghini) è un politico importante, sottosegretario ai lavori pubblici che gira con la scorta. Freddo, misterioso, cinico e cocainomane prima convince Piero a portare la sua giovane amante alla festa e poi se ne approfitta quando questi si assenta per regolare i conti con la moglie.
    « La Palma der più stronzo j'è rimasta! »
    (Finocchiaro)

    Maria Rita Amoroso (Athina Cenci) è una malinconica psicanalista. Estremamente devota al suo lavoro, cerca di risolvere le questioni di alcuni compagni, i quali però non si curano delle sue. È lei che consiglia Ruffolo a chiarirsi definitivamente con la consorte

    Armando Lepore (Maurizio Ferrini) e Lino Santolamazza (Alessandro Benvenuti) si accordano per una burla grottesca e crudele facendo credere su un'invalidità di Lino per un fantomatico incidente stradale.
    « È Santolamazza. [...] Incidente d'auto: un'ecatombe! Ma non li leggete i giornali? Ha perso la moglie, due figli, la madre, anche il cane che era come un altro figlio! È rimasto un tronco umano... »
    (Lepore)

    Ottavio Postiglione (Luigi Petrucci) è il tipico "secchione" della classe. Meridionalista, come ama definirsi, trapiantato al nord per lavoro, è estremamente logorroico ed esasperante, ed è per questo evitato ed addirittura narcotizzato dai compagni. La sua caratteristica insopportabile ricorda lo Scarabello di Signore & signori, a cui Verdone si è verosimilmente ispirato.
    « Ragazzi! Questo parla pure nel sonno! È indistruttibbile, je volemo da' 'na martellata? »
    (Finocchiaro)

    Gloria Montanari (Luisa Maneri) è una madre con un passato infelice ed un bambino senza padre che porta con sé alla festa.

    Valeria Donati (Eleonora Giorgi) è un'affascinante giornalista in crisi con l'ex marito e compagno di scuola Luca.

    Luca Guglielmi (Piero Natoli) è un vignettista, lasciato dalla moglie Valeria per la sua immaturità. Cerca in tutti i modi possibili di riconquistarla, riuscendo alla fine nel suo intento.

    Jolanda Scarpellini (Isa Gallinelli) è l'amica zitella di Valeria, sfruttata e derisa da Lepore e Santolamazza.

    Francesco Toscani (Giovanni Vettorazzo) è un uomo scapolo, il compagno che negli anni ha migliorato maggiormente il suo aspetto fisico. Perennemente innamorato di Margherita, riallaccia un fugace rapporto con lei.

    Margherita Serafini (Giusi Cataldo) sposata con un capitano dei carabinieri che l'accompagna alla villa per venirla a riprendere in seguito. Qui realizza che il feeling con Toscani è ancora vivo.
    « Forse sei tu che sei arrivato quindici anni dopo... »
    (Margherita)

    Gioia Savastano (Carmela Vincenti) è la spiritosa della classe ma che rivela la sua sterilità.

    Giulio Attenni (Silvio Vannucci) è un uomo separato, commercialista, da sempre innamorato (non corrisposto) di Federica. Ha una valvola mitralica meccanica molto rumorosa, simile ad una sveglia.

    Conclusione
    Valenzani, dopo aver abusato di Cristina, abbandona la festa incassando un pugno da Ruffolo.
    Ciardulli, avendo scoperto la recita di Santolamazza, ordisce un brutto scherzo per smascherarlo, procurandogli contusioni e fratture nonché il ricovero ospedaliero. Lepore si sfoga su Ruffolo appena sopraggiunto e ignaro dell'incidente.
    Toscani trova sotto una poltrona un orecchino della Serafini andata via qualche ora prima, facendo presagire un seguito.
    Polidori fa le valigie e prima di congedarsi Antenni propone una foto di gruppo con quelli rimasti che Finocchiaro ritiene "i migliori".
    Ruffolo è l'ultimo ad andarsene senza più moglie né amante e con l'auto in panne per la rottura della coppa dell'olio. Pur incerto sul proprio futuro, ma liberatosi dei gravosi oneri "coniugali", può finalmente concedersi serenamente una sigaretta, o per meglio dire, quel che resta di essa in quanto raccoglie da terra una mezza cicca appena gettata via da Ciardulli prima di salutarsi. Giusto il tempo di una boccata per poi assistere ai titoli di coda del film con un fermo immagine di Verdone sulle note di una bellissima, e quanto mai indovinata, "Dream a little dream" dei Mamas & Papas.

    Commento
    Compagni di scuola è un film in cui possono riconoscersi molti ex studenti ed il film in cui Carlo Verdone abbandona la comicità cabarettistica per sondare acque più profonde, indagando le debolezze dell'animo umano. Fonte d'ispirazione, il film-culto di Lawrence Kasdan Il grande freddo. Compagni di scuola è tra i pochi ambientati tra la borghesia medio-alta, condizione messa in risalto contrapponendo la figura popolare e becera della moglie del protagonista. L'insoddisfazione è pregnante in tutto il cast tranne quasi per Ruffolo, il Patata, il perdente ma l'unico a dare una svolta alla propria vita. Tra i film diretti da Verdone, è il preferito dello stesso regista.


    Quando guardo o solo penso a questo film provo delle sensazioni contrastanti.
    Da una parte penso sia un capolavoro,con il quale Verdone inaugura un deciso cambio di rotta proponendo pellicole piu' impegnate (subito dopo IO E MIA SORELLA e precedendo altri cult anni 90 come STASERA A CASA DI ALICE,MALEDETTO IL GIORNO CHE TI HO INCONTRATO,PERDIAMOCI DI VISTA,VIAGGI DI NOZZE,SONO PAZZO DI IRIS BLOND),dall'altra mi rendo conto di avere lo stomaco chiuso per tutta la durata del film per la durezza e la crudelta' che si sprigiona dagli esseri umani.

    Un gran cast,un Verdone sopra le righe,un Massimo Ghini al top,una profondissima Athina Cenci : alla fine prende il sopravvento l'angoscia mista alla malinconia : ma la caratterizzazione dei personaggi e delle loro battute fa di questo film qualcosa di indelebile nella filmografia italiana anni 80

    Edited by SimonPPC - 12/7/2012, 23:37
     
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  2. barbarellasky
     
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    Bel film, forse in alcuni passaggi un po' esagerato, però bello ^_^
     
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    Concordo con Barby :)

    Comunque proprio per alcune cose non mi va di rivederlo... Verdone però è sempre un grande!!!
     
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    CITAZIONE (barbarellasky @ 12/7/2012, 21:58) 
    Bel film, forse in alcuni passaggi un po' esagerato, però bello ^_^

    estremizzato in tutto direi.
    I passaggi diciamo cosi' leggeri non sono tantissimi rispetto ad altri film tosti di Verdone dove fa capolino anche una vena scanzonata.
    Qui si ride poco : in compenso si puo' pensare molto.
     
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3 replies since 12/7/2012, 13:34   701 views
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