| Che una decade riviva nei rcordi nostalgici di chi la ha vissuta nei magici anni dell'adolescenza è un fatto abbastanza normale. È successo per ogni decennio senza eccezioni. Solitamente il periodo in questione balza agli onori della moda una ventina di anni dopo, quando i suddetti adolescenti raggiungono la soglia dei 30-40 anni e guardano indietro con un pizzico di nostalgia, ricordando come "allora" fosse tutto più bello. Sicuramente gran parte della magia è dovuta proprio all'età che si aveva all'epoca, che fa vivere ogni cosa con quell'aura speciale che non si dimentica mai più. Aggiungete il fatto che i tempi e le abitudini cambiano e solitamente si fa fatica ad adeguarvisi, tanto si era abituati ad un altro stile di vita. Nulla di strano, quindi, che si guardi indietro con rammarico. Solitamente, però, questi revival hanno vita breve. Ricordo, proprio quando ero ragazzo, il clamore che fece l'ondata nostalgica degli anni '60. Non c'era evento mediatico che non vi pescasse a piene mani. Al cinema uscì "Sapore di mare" e in discoteca si ballava "Dolce Vita" di Ryan Paris. Era diventata un'ossessione. Eppure tutto ciò, nonostante avesse una portata e una forza enormi, durò solo alcuni anni. Il tutto iniziò intorno al 1982, ma già nel 1985 non se ne parlava quasi più. La forza degli anni '60 era enorme. L'Italia che viveva il suo boom economico, gli orrori della guerra finalmente alle spalle e uno stile di vita più sereno e spensierato. Successi indimenticabili sia musicali che cinematografici... eppure anche loro hanno dovuto sottostare alle regole capricciose della moda che, si sa, non si sofferma mai troppo a lungo. Allora perché per gli anni '80 non è stato così? Se ne iniziò a parlare su larga scala sin dalle fine degli anni '90 e a tutt'oggi sono ancora prepotentemente sulla cresta dell'onda. Io sono molto di parte, avendo centrato la mia adolescenza in maniera precisa in tutto il decennio (avevo 20 anni nel 1989) e quindi, forse, non riuscirei a dare un parere obiettivo. Mi sento solo fiero di essere stato testimone di quel periodo magico. Sembra che ogni cosa che appartiene agli anni '80 sia stata dotata di quel giusto tocco che la ha resa perfetta. Si dice che gli anime di allora fossero i più belli in assoluto. Le sigle che li accompagnavano erano anch'esse dei piccoli capolavori. C'erano dei programmi televisivi semplici e puliti, che intrattenevano senza dover necessariamente scandalizzare. La musica, anche quella commerciale, aveva un sapore frizzante e spensierato. Non mancavano poi gli artisti veri, quelli che hanno fatto storia, e ancora oggi continuano a tenerci compagnia, oppure (per quelli scomparsi) li ricordiamo come pietre miliari della musica. Quello era il periodo dei primi computer domestici, e, guarda caso, proprio di quelli più amati e riusciti di sempre. Io che sono un appassionato di LEGO, constato come i set usciti allora, non siano mai stati eguagliati. Non sono l'unico a dire come le costruzioni di oggi siano orribili rispetto a quelle di allora. C'era il secondo boom economico italiano. C'era la fine dell'apartheid in Sudafrica. C'era il mondo che, dopo aver vissuto il terrore dell'atomica, si preparava ad uscire dalla guerra fredda ed iniziare un periodo di maggiore distensione ed apertura. Certo, non erano tutte rose e fiori. Di cose che non andavano ce ne erano, e non poche. Cose che oggi non abbiamo affatto risolto. E forse anche per questo guardiamo con rammarico ad allora, cercando di rivivere almeno quelle cose che erano magiche. Ma tutto questo forse non spiega perché gli anni '80 non hanno la minima voglia di finire nel dimenticatoio. Forse, tra una cinquantina di anni, probabilmente non se ne parlerà più, ma per ora sono ancora qui tra noi, a tenerci compagnia nei ricordi. Probabilmente è vero che erano circondati da un alone magico, e quella magia ce la portiamo tutti nel cuore. |
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