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hiroshi73.
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Sergio Caputo inizia la sua carriera musicale verso la fine degli anni 70 al Folk Studio, lo storico locale di Roma in cui si e' formata parte della musica d'autore italiana.
A tredici anni impara a suonare la chitarra e intorno ai sedici con alcuni amici forma un gruppo, di cui è chitarrista e cantante e con il quale suona ai piccoli festival organizzati dalle scuole. Questa breve esperienza termina per gli impegni di studio dei vari componenti. Dopo la maturità classica, si iscrive alla facoltà di architettura, che abbandona per dedicarsi alle attività figurative.
Ha sempre considerato la musica come un hobby, anche dopo le prime esperienze discografiche, tra cui si ricorda il suo primo 45 giri del 1978 "Libertà dove sei" (b/w Giorni di festa), disco inciso per la IT, etichetta indipendente diretta da Vincenzo Micocci. Questa "prima" discografica nasce grazie alle frequentazioni presso il Folkstudio di Roma, dove ogni tanto si esibiva, e alla produzione di Ernesto Bassignano, allora anch'egli cantautore. Trasferitosi a Milano inizia la carriera di art director in pubblicità e nel frattempo pubblica il suo primo mini LP (con quattro canzoni incise su un solo lato) per la Dischi Ricordi.
La grande fama inizia verso la metà degli anni ottanta con le incisioni per la CGD, più precisamente nel 1983 quando pubblica l'album Un sabato italiano, dove crea uno stile musicale che si rifà al mambo e allo swing degli anni cinquanta, unito a testi ironici, con influenze musicali di artisti jazz come Fats Waller e Cole Porter.
Si rimette al lavoro per un nuovo album nel 1984 pubblicando Italiani mambo, che in fatto di vendite incrementa anche il precedente Un sabato italiano, e dove si avvale della collaborazione di Tony Scott, sassofonista-clarinettista americano, (che anni dopo gli farà poi conoscere Dizzy Gillespie) e del batterista jazz Roberto Gatto. Con la title-track, partecipa al Festivalbar, e anche questa canzone resta tra le sue più famose a distanza di anni.
Collabora successivamente con Adriano Celentano che gli commissiona un testo da tradurre dall'inglese di un complesso olandese, il cui titolo rimane invariato. Nasce così Susanna, brano di punta dell'album di Celentano I miei americani... del 1984, dove si narra di una donna dedita all'avventura, brava a sedurre e poi abbandonare. In questo brano Sergio "dirige" anche un brusio di voci di sottofondo che commentano le parole della canzone.
Tra le poche collaborazioni esterne di Caputo vanno ricordate:
un 45 giri del 1983, sigla della trasmissione televisiva Help, e andato in onda su Canale 5. Il brano, intitolato La soubrette, è stato cantato dalla conduttrice del programma Fabrizia Carminati.
un duetto con Loretta Goggi nell'album C'è poesia Due, del 1987. Si tratta del brano L'astronave che arriva, dello stesso Caputo.
Album
1981 - Sergio Caputo (Q Disc) (Dischi Ricordi, EPL 5002)
1983 - Un sabato italiano (CGD)
1984 - Italiani mambo (CGD)
1985 - No Smoking (CGD)
1986 - Effetti personali (CGD)
1987 - Ne approfitto per fare un po' di musica (live) (CGD)
1988 - Storie di whisky andati (CGD)
1989 - Lontano che vai (CGD)
1991 - Sogno erotico sbagliato (Fonit Cetra, LPX 286)
1993 - Egomusicocefalo (CGD)
1996 - I Love Jazz
1998 - Serenadas
2003 - That kind of thing
2006 - A tu per tu
2009 - La notte è un pazzo con le mêches LIVE (D'Herin Records & Alcatraz Moon, AD100)
Edited by Re Nero70 - 8/10/2019, 19:26. -
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La Paura Non Si Prende Dagli Altri La S' Incute !
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è questo è un sabato qualunque ..un sabato italiano, il peggio sembra essere passato .....
grande hiro altro grande artista italiano degli anni 80 ! se non erro so che scrisse anche dei testi e dei brani per molti artisti famosi !!. -
hiroshi73.
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CITAZIONE (Re Nero70 @ 3/5/2010, 23:52)se non erro so che scrisse anche dei testi e dei brani per molti artisti famosi !!
Esatto Re! Collaboro con molti artisti eccellenti, specialmente legati al mondo del jazz, come Dizzy Gillespie, Mel Collins (King Crimson), Tony Bowers (Simply Red), Roberto Gatto e molti altri. Ma anche con Celentano per il quale scrisse "Susanna" (traduzione da un testo di una canzone inglese di ugual titolo) e Elio e le Storie tese con cui collaboro nell'album "Sogno erotico sbagliato" .
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noi si che siamo dei grandi reduci carlo abbiamo vissuto gli anni più belli della storia . -
hiroshi73.
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CITAZIONE (Re Nero70 @ 4/5/2010, 00:20)noi si che siamo dei grandi reduci carlo abbiamo vissuto gli anni più belli della storia
E non posso che quotarti in pieno Pasquale! Per sempre ottantini!
Edited by barbarellasky - 4/6/2012, 16:38. -
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Un grande! Me lo ricordo nel 1983 quando partecipò ad un concorso radiofonico per giovani cantautori, proprio con "Un sabato italiano". Se non ricordo male, non fu nemmeno lui a vincere alla fine, ma quel brano era entrato nelle orecchie di tutti, e diede la svolta alla sua carriera. . -
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divertentissimo IL GARIBALDI INNAMORATO e molto bella UN SABATO ITALIANO.
Per il resto devo ammettere di non averlo seguito molto : non incontrava i miei gusti. -
biginjapan.
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Lo adoravo, trovavo anch'io divertentissimo il suo stile swing. Tanto che quando ha inciso "Rifarsi una vita", la canzone della svolta, con cui iniziava una nuova fase di carriera, mi ha perfino delusa. Infatti mi pare che con quella canzone sia arrivato ultimo a Sanremo, deve aver sconcertato molte persone . -
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Un tipo divertente e simpatico.
Italiani Mambo
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