Giampiero Artegiani

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    Giampiero Artegiani (Roma, 14 maggio 1955) è un cantautore, paroliere e produttore discografico italiano.
    Giampiero Artegiani artisticamente esordisce come tastierista e chitarrista durante gli anni ’70 nelle cantine della periferia romana, entrando nel gruppo rock progressivo Semiramis, che ha appena partecipato allo storico raduno rock capitolino di Villa Pamphili nella primavera del 1972; il cantante del gruppo è il giovanissimo Michele Zarrillo, in futuro noto cantautore solista.
    Artegiani partecipa anche alla realizzazione dell'unico disco del gruppo, Dedicato a Frazz.
    Dopo lo scioglimento della band, suona per qualche tempo in un altro gruppo, i Carillon, e lavora come musicoterapeuta; nello stesso periodo inizia a comporre canzoni, collaborando spesso con il musicista Marcello Marrocchi, ed inizia ad esibirsi come cantautore alla fine degli anni '70.
    Nel 1982 Artegiani ottiene un contratto con la Lupus, una casa discografica romana distribuita dalla Dischi Ricordi: l'anno successivo partecipa ad Un disco per l'estate, vincendo nella sezione giovani ed ottenendo un discreto successo con la canzone Il sogno di un buffone, canzone con richiami medioevaleggianti, che racconta di un amore impossibile tra un giullare e la regina, giullare che poi si trasforma in cavaliere. Pubblica quindi in autunno il suo primo 33 giri omonimo, che contiene anche il successo estivo.

    Nel 1984 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Acqua alta in piazza San Marco, che riscuote un buon successo radiofonico, nonostante non sia arrivata alla serata finale.
    Dopo un singolo nel 1985, intitolato Arrivarono gli Americani, torna a Sanremo nel Festival di Sanremo con ...e le rondini sfioravano il grano, riscuotendo un successo inferiore alla precedente, ma classificandosi tuttavia al terzo posto, dietro la vincitrice Lena Biolcati e la rivelazione Aleandro Baldi.
    Cambia quindi casa discografica passando alla Polydor e, nel 1989, pubblica l'album Dopo il ponte: i testi affrontano spesso tematiche sociali, come in Madre Negra aparecida (canzone dedicata agli abitanti delle favelas, per cui viene anche realizzato un video), A Paula Cooper, brano contro la pena capitale, dedicato a una ragazza statunitense di 16 anni detenuta nel braccio della morte che fu poi salvata dalla sedia elettrica, fino a Addio Kabul, scritto dal punto di vista di un soldato russo alla fine dell'occupazione del contingente sovietico in Afghanistan, e sono presenti alcuni quadri di gente comune, come ne Il colle degli eucalipti ambientato in Cile, Pozzanghere di primavera, sull'amore tra adolescenti, per concludere con la preghiera Eterno Padre.
    Dopo due 45 giri incisi da questo secondo album, Artegiani abbandona l'attività di cantautore dedicandosi a quella di produttore e di autore per altri artisti, tra cui Franco Califano. Dopo quasi vent'anni torna, a sorpresa, ad esibirsi in un concerto dal vivo. Ad Agropoli, il 13 giugno 2009, c'è stata la prima tappa del suo Relapso Tour.

    Artegiani ha ottenuto i suoi successi maggiori come autore e come produttore.
    Nel 1988 scrive (insieme a Marcello Marrocchi) la canzone Perdere l'amore, con cui Massimo Ranieri vince il Festival di Sanremo; il brano diventa in breve tempo un classico della canzone italiana. La canzone era stata proposta per la manifestazione già dall'anno precedente, nell'interpretazione di Gianni Nazzaro, ma, in quell'occasione, era stata scartata dalla commissione selezionatrice.
    Nello stesso anno Artegiani è anche coautore di Come un giorno di sole, che il suo ex compagno nei Semiramis Michele Zarrillo presenta sempre a Sanremo.
    La collaborazione con Ranieri si arricchisce di altri brani contenuti nello stesso album Perdere l'amore e nel seguente Un giorno bellissimo del 1991, e prosegue fino al 1995 con La vestaglia, anch'essa presentata a Sanremo, la cui canzone riecheggia un motivo di Charles Aznavour, sia per melodia, sia per la tematica trattata delle crisi coniugali.
    Un'altra collaborazione è quella con Peppino Di Capri, per cui Artegiani scrive Comme è ddoce 'o mare, che partecipa nel 1991 all'Eurofestival classificandosi al settimo posto.
    La canzone "'Sti canzone", scritta in dialetto napoletano, è stata incisa, oltre che da Ranieri, anche da Roberto Murolo, che l'ha inclusa nell'album Ottantavogliadicantare in duetto con Consiglia Licciardi.
    Nel 1994 scrive e produce i brani dell'Album "Le Memorie della Musica", unico in lingua italiana, interpretato dall'artista sarda Maria Carta, il cui brano omonimo fu proposto per il Festival di Sanremo, ma non superò le selezioni.
    Ed ancora al festival di Sanremo è legato il sodalizio con Silvia Salemi, per la quale produce i suoi album. L'esordio avviene nel 1996 con Quando il cuore (settimo posto tra le Nuove Proposte), e si perfeziona l'anno seguente con A casa di Luca, (quarta tra i Big) che è il brano più conosciuto della cantante siciliana che vi figura anche come autrice. Nel 1998 presenta invece Pathos, e nel 2003 Nel cuore delle donne. Ancora per la cantante siciliana scrive nel 2007 Il mutevole abitante del mio solito involucro, title-track del suo cd più recente.
    Meno fortunato invece il tentativo di lancio del gruppo D.O.C. Rock, partecipante al Festival di Sanremo 1997 con Secolo crudele, ed il tentativo di rilanciare la cantante folk sarda Maria Carta, che nel 1994 non verrà ammessa al Festival con una canzone di sua composizione.
    Nel 2008 invece, torna a collaborare con Michele Zarrillo, con cui scrive L'ultimo film insieme, in gara al Festival di Sanremo di quell'anno.

    Fonte: Wikipedia

    Album
    1983 Giampiero Artegiani (Lupus, LULP 14914)
    1989 Dopo il ponte (Polydor, 839 347-1)

    Singoli
    1983 Il sogno di un buffone/Tu non eri tu (Lupus, LUN 4946)
    1984 Acqua alta in piazza San Marco/Sfasciacarrozze (Lupus, LUN 4952)
    1985 Arrivarono gli americani/Irene e Agnese (Harmony, H 6099)
    1986 ...e le rondini sfioravano il grano/Il fosso degli angeli (Lupus, LUN 4961)
    1989 A Paula Cooper/Il colle degli eucalipti (Polydor, 889 347)
    1990 Basta un attimo/La fioraia di San Lorenzo (Mercury, 875 284-7)








    Edited by kusarigama_sensei - 28/8/2012, 16:16
     
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  2. barbarellasky
     
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  3. biginjapan
     
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    "Acqua alta..." è un gioiellino che ascolto tuttora con grande piacere, ricordo che ci rimasi male quando a Sanremo fu eliminata. L'anno prima, quando Artegiani aveva vinto il Disco per l'Estate, avevo letto una sua intervista su "Topolino": in essa aveva raccontato che era un grande lettore e per i suoi testi si ispirava a ciò che leggeva, p.es. la canzone "L'egiziano" gli era venuta dal libro "Sinuhe l'egiziano". Una persona colta, come tutti i cantautori :)
     
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2 replies since 6/5/2010, 20:52   727 views
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