La formula adottata per il XXXVI Festival di Sanremo è analoga a quella delle due edizioni precedenti, e vede ancora le 36 canzoni in concorso divise in due sezioni separate. Rispetto all'anno prima, però, vengono introdotte due varianti sul regolamento. Va definitivamente in pensione il playback: i cantanti in concorso canteranno dal vivo utilizzando una base musicale. Inoltre, per evitare che qualcuno possa fare incetta di schedine del Totip, i voti riportati per ogni canzone nel territorio di 24 province estratte a sorte, vengono moltiplicati per 5.
In termini di vendite, l'edizione dell'85 è stata percepita come un fallimento, pochi 45 giri sono usciti dai negozi, e le due raccolte sono andate peggio del previsto. Solo gli stranieri hanno conseguito risultati eccellenti. Il Festival, si comincia a dire, non serve per smuovere il mercato discografico: è solo un grande evento televisivo.
Il Festival si apre giovedì 13 Febbraio e a presentarlo c'è Loretta Goggi affiancata dai conduttori di Discoring La sigla iniziale è Io nascerò cantata dalla stessa Goggi
La contemporranea presenza nella lista dei campioni di cantanti quali Rettore, Loredana Bertè, Anna Oxa, e Marcella, a cui si aggiungono le prestigiose outsider Rossana Casale, Fiordaliso, Flavia Fortunato, e Orietta Berti, fa parlare di Festival al femminile, ma di queste, solo Marcella riesce a piazzarsi sul podio.
Già da mesi si parla della vittoria di Eros Ramazzotti, simbolo dei ragazzi delle tante periferie italiane, anche se, circola con insistenza una voce secondo cui Il Clarinetto avrebbe in realtà vinto il Festival, e Renzo Arbore abbia ceduto il primo posto al concorrente romano
Il venerdì 14 Febbraio si esibiscono le Nuove proposte. E' la pima (e finora unica volta) che una serata del Festival va in onda il giorno di San Valentino. Tra gli artisti in gara, fin da subito, Lena Biolcati sembra un gradino sopra il resto dei concorrenti, e trionfa nella sua categoria
Mango ha firmato tre delle canzoni in concorso e, inoltre, anche la sigla del Festival Io nascero. Una di queste è la canzone di Loredana Bertè la cui esibizione nella prima serata del Festival fa scandalo. La Bertè si presenta in scena con due ballerine vestite con cortissime minigonne e un'imbottitura che le fa sembrare in avanzato stato di gravidanza. Il trucco scenico viene celato a Gianni Ravera e ai responsabili della Rai fino all'ingresso in scena.
Al Festival dell'immagine viene premiata anche la sobrietà di Marcella, unica delle donne a esibirsi in tailleur
I Righeira arrivano sul palco dell'Ariston con una pettinatura diversa ogni sera definendola "un work in progress". A dispetto di qualche incertezza vocale tengono il palco saltando, correndo e fingendo di suonare l'armonica, divertendosi e facendo divertire.
Grande anche l'interpretazione di Zucchero. C'è chi definisce la sua Canzone Triste un "multiremake ben congeniato".
Tra gli ospiti stranieri ci sono i Menudo, tra i quali spicca un giovanissimo Ricky Martin appena quartodicenne. Per chi non riuscisse ad individuarlo è quello con la maglia viola
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Durante la prima serata è in programma l'esibizione di Sting, interprete di quella Russian utilizzata come sigla finale del Festival
Tra gli ospiti stranieri ci sono i Menudo, tra i quali spicca un giovanissimo Ricky Martin appena quartodicenne. Per chi non riuscisse ad individuarlo è quello con la maglia viola
Tra gli ospiti stranieri ci sono i Menudo, tra i quali spicca un giovanissimo Ricky Martin appena quartodicenne. Per chi non riuscisse ad individuarlo è quello con la maglia viola
io adoro la canzone di anna oxa : e' tutto un attimo bellissima anche Io nascero' in generale credo sia stato l'ultimo sanremo visto per davvero e le canzoni le ricordo ancora adesso a distanza di 25 anni suonati,mentre tante di quelle odierne scivolano in fretta nell'oblio.