Pippo

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    La Paura Non Si Prende Dagli Altri La S' Incute !

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    Pippo (Goofy) è un personaggio immaginario dei cartoni animati e fumetti Disney creato negli anni trenta. Nell'universo immaginario abita a Topolinia ed è il migliore amico di Topolino. È un cane antropomorfo, alto, dinoccolato, goffo e vestito da contadino; è sbadato, smemorato, disordinato e bislacco, e quindi rappresenta la controparte ideale del razionale ed efficiente Topolino.

    Pippo sullo schermo


    Un personaggio molto simile a Pippo comparve nel mondo disneyano negli anni trenta. Si chiamava Dippy Dawg. Rispetto al Pippo moderno era più anziano, aveva la barba, una coda paffuta, e non indossava calzoni. La sua prima apparizione fu nel cartone animato Mickey's Revue (20 aprile 1932) in cui Topolino, Clarabella e Orazio si esibivano in uno spettacolo musicale e Dippy, in prima linea nel pubblico, disturbava con interminabili e sguaiate risate. Dippy riapparve in un altro cartone animato dello stesso anno, The Whoopee Party; era diventato più giovane e promosso al rango di amico di Topolino. A questa versione di Dippy Dawg furono concesse altre sei apparizioni, (principalmente cameo) in cartoni animati Disney realizzati fra il 1932 e il 1933. Alla sua settima apparizione sullo schermo, nel cartone The Orphan's Benefit (1934), il nome cambiò nel moderno Goofy; da quel momento, il bislacco cagnone divenne un membro fisso della gang degli amici di Topolino, alla quale si unì nello stesso periodo anche Paperino.

    Alla metà degli anni trenta la Disney iniziò a realizzare una serie di cartoni che vedevano protagonisti Topolino, Paperino e Pippo. In ogni episodio, ai tre veniva assegnato un determinato compito, che ognuno cercava di portare a termine individualmente. La scena si spostava dall'uno all'altro personaggio, fino alla sequenza conclusiva in cui i tre eroi confrontavano i successi (o più probabilmente gli insuccessi) ottenuti. La serie si aprì con Mickey's Service Station e fra gli episodi più memorabili si ricordano Clock Cleaners e Lonesome Ghosts (in cui i tre formano l'agenzia "Ajax Ghost Exterminators", precorrendo così i celebri Ghostbusters).

    Con il proseguire della serie, il ruolo di Topolino divenne sempre minore; Paperino e Pippo (il primo con la sua implacabile sfortuna, il secondo con la sua sbadataggine) risultavano più comici e per questo motivo divennero i preferiti degli sceneggiatori Disney. Polar Trappers fu il primo cartone animato dedicato esclusivamente a questo duo.

    Nel 1939, Pippo fu unico protagonista del cartone animato Goofy and Wilbur, che lo vedeva alle prese con una canna da pesca, in compagnia della sua "cavalletta domestica" (Wilbur). Negli anni quaranta a Pippo fu dedicata un'intera serie How to... ("Come si fa a..."), in cui Pippo era incaricato di dare dimostrazioni di football, sci, e così via, con le prevedibili, catastrofiche conseguenze, e l'imbarazzo della voce fuori campo chiamata a commentare le sue prodezze. Questa serie ebbe un enorme successo e fu rimontata in una versione per il cinema nel 1972 dal titolo Pippo Olimpionico; la sua formula viene ancora utilizzata in numerose produzioni Disney moderne.

    Pippo_in_macchina


    Sempre negli anni quaranta la Disney realizzò una nuova serie di cartoni animati con Pippo protagonista, in cui tutti i personaggi erano versioni leggermente modificate di Pippo (solitamente solo con abiti diversi). Di questa serie è interessante ricordare No smoking, un episodio in cui Pippo lotta contro la dipendenza da nicotina.

    Pippo nei fumetti

    Nei panni del "predecessore" Dippy Dawg, Pippo comparve nel mondo disneyano dei fumetti negli anni trenta. Dippy the Dawg, o Dippy Dog, lasciò il posto a Goofy nello stesso periodo in cui cambiò aspetto e nome nei cartoon. La sua prima apparizione come "Dippy" nei fumetti fu nella tavola domenicale dell'8 gennaio 1933 in cui suonava uno scacciapensieri. Dippy era ingenuo, candido e svitato, e per questo i lettori lo trovavano simpatico. Fu proprio grazie a queste doti che Dippy divenne la spalla privilegiata di Topolino. La prima storia in cui Dippy aiutò Topolino nelle sue indagini fu Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante pubblicata sulle strisce giornaliere dal 20 aprile 1933 al 9 gennaio 1934. Nell'edizione italiana Dippy fu reso come "Pippo" in quanto in Italia la storia fu pubblicata quando già Goofy era noto. Nella storia Topolino e lo struzzo Oscar (1936), il nome cambiò nel moderno Goofy; oltre al nome cambiò anche aspetto e look.

    Pippo è la spalla e l'aiutante di Topolino nella maggior parte delle storie, ma è anche talvolta protagonista (con Topolino in secondo piano) o addirittura, più raramente e in genere in storie brevi, protagonista unico. È stato soprattutto Floyd Gottfredson a definire il personaggio di Pippo nei fumetti e assegnargli un ruolo efficace nelle storie.

    A partire dalla storia Pippo e la fattucchiera (disegnata da Luciano Bottaro e pubblicata per la prima volta su Topolino n.236 nel 1960) è il tradizionale antagonista della strega Nocciola, alle cui doti magiche risponde con un disarmante scetticismo.

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    In una serie di fumetti degli anni sessanta e settanta, Pippo ha una fidanzata di nome Gloria.

    Nei fumetti Pippo è anche alter ego del supereroe Super Pippo, del quale assume le sembianze (peraltro non molto affascinanti: il costume è costituito da una calzamaglia di flanella rossa con annesso mantello blu annodato intorno al collo) mangiando speciali noccioline americane (che chiama con l'arcaica locuzione di spagnolette, come in effetti erano soprannominate quando cominciarono a diffondersi in Italia dalle colonie spagnole d'oltreoceano). È al corrente del suo segreto il nipote Gilberto, il cui personaggio, serio, studiosissimo ed intelligentissimo (difatti viene sempre rappresentato con il "tocco" universitario sulla testa), è agli antipodi rispetto a quello dello zio. Gilberto ha a sua volta acquisito superpoteri ingerendo le "spagnolette", divenendo il competente Super Gilberto, elemento di prestigio del Club dei Supereroi.

    Fra i disegnatori italiani che maggiormente hanno saputo sfruttare le peculiari doti del personaggio Pippo, si devono citare Giovan Battista Carpi, Romano Scarpa, Massimo De Vita, Sergio Asteriti e Luciano Bottaro. In Italia gli è stata dedicata una serie di storie tutta sua, I mercoledì di Pippo (scritta e ideata da Lino Gorlero e Rudy Salvagnini), che lo vedeva, in ogni episodio, intento a leggere a Topolino il suo ultimo racconto. Le "opere" di Pippo si basano sempre su fatti privi di ogni spiegazione logica (infatti si chiama "Ai confini dell'irrealtà" la serie di romanzi di fantascienza che vorrebbe inaugurare) che destano il disappunto del razionalissimo Topolino, che lo interrompe di continuo, pretendendo che l'amico sia un po' più aderente alla realtà nei suoi racconti, senza riuscirci.

    fonte wikipedia

     
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    un personaggio quasi surreale direi,oltreche' single senza nessuna possibilita' di redimersi :D
    a me fa morire quando alle prese con la strega Nocciola nega persino davanti all'evidenza che ella e' una strega
     
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    A me ha sempre fatto molta tenerezza Pippo... Con la sua semplicità risolve problemi in modo efficace.
     
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    E vogliamo scordarci che Pippo aveva un'identà segreta?
    Da wikipedia:

    L'Ultra Pippo

    La Western, la casa editrice che a quel tempo deteneva i diritti di pubblicazione dei molti personaggi disneyani, era solita realizzare albi stagionali o uscite mai viste speciali di quelli regolari, spesso dedicati a particolari personaggi. È in questo modo, per esempio, che esordisce l'albo Uncle Scrooge. Nel formato di albi stagionali viene invece proposta, a partire dal luglio del 1964, la serie New adventures of the Phantom Blot (o più semplicemente The Phantom Blot), durata 7 numeri (l'ultimo uscì nel novembre 1966). Su questa serie venivano raccontate le imprese criminose del geniale Macchia Nera, ostacolato, come sempre, da Topolino, Pippo e Basettoni.
    La serie si avvale, tra gli altri, del fondamentale apporto grafico di Paul Murry, uno dei più importanti autori del Topolino dei comic book. Questi avrà l'onore, sul secondo numero di Phantom Blot (febbraio 1965), di creare, su testi di Del Connell, il prototipo per Superpippo. Ne L'Ultra Pippo contro Macchia Nera (prima pubblicazione italiana su Topolino n.515 del 10 ottobre 1965), infatti, Archimede inventa un nuovo propellente, che dovrebbe dare maggiore potenza ai tradizionali motori a benzina. Accidentalmente Pippo ne trangugia alcune gocce e da quel momento in poi crede di essere invincibile, lanciandosi così a testa bassa in una sfida con Macchia Nera, evaso per l'ennesima volta e rifugiatosi in un villaggio del west.
    Pippo decide di farsi anche un costume, così si infila un pigiamino con una S di sopra (una G in originale) e si attacca alle spalle un mantello ricavato da un sacco di patate. Curiosamente, mentre negli Stati Uniti il personaggio già viene chiamato Super Goof, in Italia si opta per Ultra Pippo, essendo quasi sconosciuta la parola "super".

    L'esordio ufficiale

    Con l'evidente intento di parodiare il personaggio di Superman e più in generale il mondo dei supereroi, il prototipo di Super Pippo riscuote un buon successo di pubblico, tanto che il suo esordio ufficiale coincide con l'apertura di una testata dedicata completamente a lui: Super Goof n.1, dell'ottobre dello stesso anno. La prima storia, sempre disegnata da Paul Murry, è questa volta scritta da Bob Ogle e viene pubblicata in Italia su Topolino 540 del 3 aprile 1966, con il titolo di Pippo e i ladroni di Zanzipar.
    Il costume della versione descritta da Connell non viene modificato (resta un pigiamino rosso di flanella con mantello blu), fatta eccezione per una S appuntata sul petto, che poi diventa una SG (in Italia resta la S). Questa volta a Pippo vengono assegnati dei veri e propri superpoteri, grazie a una particolare varietà di noccioline che cresce solo nel suo giardino. Il goffo amico di Topolino acquista così la supervista, la vista calorifica, la superforza, il superudito, la supervelocità. Ha insomma le stesse caratteristiche di Superman, anche se spesso gli autori si sbizzarriscono nell'aggiungere poteri assurdi, come una sorta di vista televisiva che gli consente di percepire direttamente i programmi trasmessi da una qualsiasi emittente televisiva. Per evidenziare ancora di più il legame con Superman viene poi affiancata al personaggio una bella in costante pericolo, Clarabella, invaghita, come la Lois Lane delle storie di Siegel e Shuster, dell'eroe e non dell'uomo dietro la maschera. Con il crescente successo, a Superpippo viene affiancato un giovane assistente: SuperGilberto, il nipote Gilberto in versione supereroica.
    Tra gli avversari che gli vengono opposti, oltre al già citato Macchia Nera, figurano i Bassotti, Pietro Gambadilegno e l'inventore criminale Spennacchiotto, probabilmente uno dei più ricorrenti.
    Super Goof dura 74 numeri, chiudendo nel 1984, e si avvale anche dell'apporto di artisti del calibro di Pete Alvarado e Kay Wright. A queste storie si aggiunge anche la produzione per il mercato estero (quella del Disney Studio). A essa collaborano anche autori come Luciano Bottaro e Romano Scarpa, senza dimenticare Sergio Asteriti, che realizza, su testi di Anne-Marie Dester, Super Pippo e i superpoteri a singhiozzo (Topolino n.1043 del 23 novembre 1975). A parte questi rari contributi però, le storie italiane con Superpippo sono molto rare, dato che i nostri autori puntano su altri personaggi, come l'italiano Paperinik (parodia dell'italiano Diabolik), ideato nel 1969 da Martina e Carpi su spunto di Elisa Penna.
    Con i supereroi brasiliani [modifica]
    Se in Italia si punta su Paperinik, in Brasile (dove nel 1973 fa il suo esordio il personaggio di Paperbat, la versione supereroica di Paperoga) i locali autori disneyani decidono di puntare soprattutto sulla risata, ideando il Club dei supereroi, nel quale Super Pippo combatte il crimine in compagnia di SuperGilberto e di altri supereroi disneyani (molti dei quali creati proprio dagli artisti brasiliani). Le storie di supereroi sono considerati il top della produzione disneyana carioca.
    Le avventure di Super Pippo e di questi altri supereroi vengono però abbandonate, con la fine delle autoproduzioni brasiliane.

    Il ritorno di Super Pippo

    In Italia, Francesco Artibani (testi) e Alessandro Perina (disegni) riproposero il personaggio con Super Pippo e l'ultima arachide (Topolino n.2234 del 22 settembre 1998), in cui Pippo sacrifica la sua ultima arachide per salvare Topolinia da un'invasione aliena guidata da un ragioniere topolinese licenziato, salvo poi scoprire che la sua piantina ha ricominciato a dare i suoi frutti sottoterra.
    Ritornato, così, a calcare le scene, con le immancabili spagnolette nel cappello, Super Pippo muove i suoi primi passi di questa nuova avventura anche grazie all'importante contributo iniziale di Massimo De Vita. Nel 2005, poi, gli viene affiancato un nuovo, estemporaneo, assistente, la strega Nocciola Vildibranda Crapomena, che, non riuscendo a convincere Super Pippo dell'esistenza delle streghe, lo convince invece di essere dotata di superpoteri, ottenendo l'invito di unirsi a lui nella lotta alle ingiustizie.

    Ultraheroes

    Superpippo fa molte apparizioni nel fumetto di Topolino, prima di apparire nella recente saga degli Ultraheroes. In questa serie, Superpippo fa squadra con altri supereroi (tutti provenienti da Paperopoli). Essi sono tutti ispirati a supereroi dei fumetti (Iron Ciccius, per esempio, richiama Iron Man e Paper-Bat Batman). Il corrispettivo disneyano della Lega della Giustizia e dei Vendicatori deve combattere un gruppo di cattivi denominato Bad-7, composto dai più temibili supercriminali del mondo Disney. Anche questi supercriminali sono ispirati a personaggi dei fumetti d'oltreoceano. Gambadilegno, infatti, ha quattro tentacoli simili a quelli del Dottor Octopus, i piani di Spennacchiotto ricordano quelli di Lex Luthor, Zafire richiama Electro, Spectrus usa trucchi simili a quelli di Mysterio e Macchia Nera ha i poteri dell'Uomo Sabbia e di Hydroman. Prima di trionfare al fianco dei compagni nella battaglia finale, Superpippo affronta e sconfigge Inquinator, recuperando il primo Ultra-pod.

    The House of Mouse

    La ventitreesima puntata della seconda stagione della serie televisiva House of Mouse: Il Topoclub è intitolata Super Pippo (Super Goof in lingua originale) ed è interamente dedicata all'omonimo supereroe, che fa così la sua prima e unica apparizione animata. Nel cartone è mostrata una diversa origine dell'eroe. Pippo, infatti, qui mangia un'arachide contaminata da una radiazione aliena. Sono comunque presenti tutti i tratti tipici, come il costume/pigiama e le arachidi nel cappello.

    Poteri e abilità

    Superpippo è la perfetta parodia di Superman: doppia personalità, superforza, capacità di volare anche nel vuoto, super sensi, vista a raggi x - che attiva tirando una delle sue lunghe orecchie - ed invulnerabilità totale (a differenza di Superman, vulnerabile alla kryptonite). Super Pippo può vedere le trasmissioni televisive senza ausilio di apparecchio televisivo. Il solo punto debole è la durata limitata della sua trasformazione in super eroe, per il quale, una volta tornato Pippo necessita di ingerire un'altra "super-nocciolina".
    In un episodio pubblicato su Topolino nel 1971, Superpippo subisce un raggiro da Spennacchiotto che gli propone un viaggio a ritroso nel tempo, illudendolo di poter così sventare la carriera di un pericoloso criminale. Egli però nel passato - in quanto costituito da materia estranea, di un'altra epoca - si ritrova totalmente impotente e, nonostante rimanga invulnerabile, ogni oggetto con cui si scontra, anche lo sfiorare di una farfalla, sortisce su di lui un effetto micidiale.
    A differenza di Clark Kent, che per mascherare il suo alter ego è impacciato solo nella vita "normale", Pippo mantiene la sua proverbiale goffaggine, la quale, nei panni di supereroe, va ad attenuarsi senza venir meno.
     
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4 replies since 3/2/2012, 22:27   3896 views
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