Pooh

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  1. *LadyCroft*
     
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    Pooh



    Pooh
    I Pooh sono un gruppo musicale Italiano di genere pop e pop rock. Artefice di alcuni dei più grandi successi discografici della nazione, come Piccola Katy, Tanta voglia di lei, Pensiero, Parsifal, Linda, Dammi solo un minuto, Chi fermerà la musica, Uomini soli o La donna del mio amico, è anche il complesso più longevo nella storia della musica, dopo The Rolling Stones, ed il gruppo musicale che ha mantenuto per il maggior numero di anni la stessa formazione ( Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Stefano D'Orazio, Red Canzian, in questa formazione dal 1973 al 2009, per 36 anni). Non estranea ad alcune sperimentazioni progressive rock, la band ha venduto circa 50 milioni di dischi.

    Gli anni sessanta.

    Il primo nucleo dei futuri Pooh, che non si chiamano Pooh bensì Jaguars, nasce nel 1964 a Bologna, ad opera del batterista Valerio Negrini e di un giovane chitarrista di estrazione orchestrale, Mauro Bertoli. Dopo vari cambiamenti, alla fine del 1965, si arriva alla prima formazione un po' più stabile: Valerio Negrini (batteria), Mauro Bertoli e Mario Goretti (chitarre), Giancarlo Cantelli (basso) e Bruno Barraco (tastiere). Nel 1965 ci sono stati 2 avvicendamenti: Bob Gillot al posto di Barraco e Gilberto Faggioli al posto di Cantelli.

    Nel gennaio 1966 ottengono un contratto con la Vedette, la casa discografica di Armando Sciascia che, avendo perso proprio in quel periodo l'Equipe 84, sta cercando un nuovo gruppo beat. Poiché però esiste un gruppo romano con lo stesso nome (i Jaguars), e che ha già inciso un 45 giri, si deve trovare una nuova denominazione: quella che viene scelta (su suggerimento di Aliki, segretaria di Sciascia) è ispirata a Winnie-the-Pooh, il famoso orsacchiotto della letteratura per l'infanzia. Ecco che allora nascono i Pooh nel 1966.

    In precedenza, era stato prodotto un 45 giri con la denominazione di The Clockwork Oranges, contenente due canzoni cantate in inglese, Ready steady e After tonight (che sono le traduzioni di Prima di cominciare e Notte senza fine, canzoni dell'Equipe 84).

    Solo nel 1998, in occasione della ristampa su CD di Contrasto, Valerio Negrini confermerà che sotto quella denominazione si nascondevano, in realtà, i Pooh nella loro prima formazione. I brani, tuttavia, non appartengono alla discografia del complesso.

    Nel febbraio del 1966 la band pubblica il primo 45 giri: Vieni fuori (Keep on Running), cover di un brano dello Spencer Davis Group. Poi partecipano al programma televisivo Settevoci, nel quale presentano il brano Quello che non sai, cover di Rag doll dei Four Seasons, pubblicato come lato B di Bikini Beat(secondo 45 giri uscito a maggio), che viene commissionato alla band come jingle pubblicitario da parte di una importante marca di rossetti.

    Subito dopo il giovane bergamasco Roby Facchinetti sostituisce alle tastiere Bob Gillot. Nell'Estate dello stesso anno, Riccardo Fogli entra a far parte della band, sostituendo Gilberto Faggioli, che secondo alcuni giornalisti sarebbe stato "cacciato". L'incontro fra l'ex cantante degli Slenders, un gruppo rock di Piombino, ed i Pooh avviene al Piper di Milano.

    Nel tardo autunno, i Pooh partecipano al Festival delle Rose con il brano Brennero '66 che però viene censurato dalla produzione in quanto tratta del terrorismo in Alto Adige. Valerio Negrini è quindi costretto a scrivere in fretta e furia un testo alternativo per il brano, che viene presentato come Le campane del silenzio e si classifica all'ultimo posto della kermesse.

    Il primo album Per quelli come noi è pubblicato alla fine dell'anno, e presenta le reincisioni delle canzoni uscite su 45 giri eseguite con la nuova formazione più altri brani; vende oltre 15.000 copie e comprende sei cover e sei brani scritti dal duo Facchinetti-Negrini (che però, non essendo ancora iscritti alla Siae, non firmano le canzoni). Solo nella ristampa su cd del disco i brani verranno accreditati a Negrini e Facchinetti.

    Nel 1967, ad aprile, pubblicano il quarto 45 giri Nel buio/Cose di questo mondo e, subito dopo, i Pooh rimangono in quattro; Mauro Bertoli si sposa con una giovane ballerina e decide di abbandonare la carriera musicale. I Pooh resteranno sempre in 4 (fino al settembre 2009).

    Nel 1968 ad aprile, i Pooh conoscono per la prima volta l'ebbrezza della hit parade, con il tormentone Piccola Katy (che in origine è il lato B di In silenzio, quinto 45 giri) che sale fino alla quindicesima posizione.

    Poco dopo la pubblicazione del disco Mario Goretti se ne va, stanco dei continui spostamenti in giro per l'Italia, e torna nella sua Bologna dove apre un'azienda di amplificatori: lo sostituirà (a settembre del 1968) il giovane chitarrista bolognese Dodi Battaglia, neanche diciassettenne, notato dai Pooh durante una festa bolognese in cui si esibiva con un virtuoso assolo elettrico degli Shadows. Membro dei Meteors (che sono stati anche il complesso di accompagnamento di Gianni Morandi), in "segreto" stava diventando protagonista dell'inimitabile crescita del complesso.

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    Formazione intorno al 1969-70: Valerio, Dodi, Riccardo e Roby.

    In questo anno, i rapporti fra i Pooh e la casa discografica si incrinano in seguito alla pubblicazione, nel luglio 1968, del loro secondo album Contrasto: fatto uscire di nascosto mentre la band è in tournée, il disco viene ritirato dal mercato poco dopo. Questo album comprende, infatti, soprattutto provini e scarti, oltre al singolo di discreto successo In silenzio/Piccola Katy. Ad ottobre esce il 6º 45 giri Buonanotte Penny, il primo cantato e suonato da Battaglia che però, non riesce ad ottenere il successo del precedente singolo.

    Nel 1969 esce il singolo Mary Ann (settimo 45 giri), che partecipa e arriva penultimo al Cantagiro, ed i Pooh vengono etichettati come gruppo easy per le ragazzine, fama che nonostante un prorompente impegno nel prosieguo della carriera non riusciranno mai ad allontanare del tutto. Come reazione a questa "accuse", nel 1969, esce il terzo album Memorie, che ottiene un ottimo consenso dalla critica ma non un effettivo riscontro dal pubblico. A novembre esce l'ottavo e ultimo 45 giri con la Vedette: Goodbye Madama Butterfly.

    L'album "Memorie" costituisce così uno dei primi "concept album" della storia della musica leggera in Italia: per la prima volta nella storia del gruppo, i testi delle canzoni si riuniscono in una trama, dalla quale si delinea una storia di vita dai toni amari e critici; proprio da questo LP dalle atmosfere rarefatte e le melodie malinconiche si iniziano a riconoscere i Pooh che verranno. Il poco riscontro commerciale del disco, unito alla tensione creatasi per la vicenda di Contrasto, spingono il gruppo a non rinnovare il contratto con la Vedette e a cambiare casa discografica.

    Gli anni settanta

    Nel 1971 i Pooh (Valerio, Roby, Riccardo e Dodi) passano alla multinazionale CBS e con il produttore Giancarlo Lucariello arrivano le prime grandi soddisfazioni. Il singolo Tanta voglia di lei approda al numero uno della classifica in appena due settimane. Lo stesso capita con Pensiero, che vende oltre un milione di copie (nonostante tutti la considerino un pezzo d'amore, il brano parla di un carcerato). Entrambi i singoli entrano nelle classifiche sud Americane balzando subito ai primi posti, vendendo in pochi mesi rispettivamente 450.000 e 1.200.000 copie. [6] Esce il disco Opera prima, un LP che fonde la musica sinfonica (come nel brano omonimo) alla melodia italiana.

    Valerio Negrini abbandona la band, pur rimanendo come paroliere e quinto Pooh occulto. Viene sostituito da Stefano D'Orazio, batterista romano che aveva già militato in gruppi comeI Naufraghi (con i quali ha all'attivo un paio di 45 giri ed una colonna sonora) e Il Punto. I Pooh registrano in inglese alcuni dei loro brani: Tutto alle tre diventa The Suitcase e la CBS decide di inserirlo in una raccolta che comprende i migliori artisti del loro vastissimo catalogo. Tanta voglia di lei arriva seconda al Festivalbar.

    Nel 1972 (Roby, Riccardo, Dodi e Stefano) si afferma ancora il successo mondiale, grazie a singoli di grande effetto e drammaticità come Noi due nel mondo e nell'anima (retro Nascerò con te), Cosa si può dire di te (retro Quando una lei va via). La casa discografica è indecisa su quale dei due singoli puntare maggiormente, così, per non fare un torto né all'interpretazione di Dodi in Noi due nel mondo e nell'anima né al sempre più indolente Riccardo di Nascerò con te, decide di pubblicare il 45 giri come un Doppio Lato A, scegliendo una copertina bianca per la copertina col solo nome del gruppo in primo piano e la foto dei quattro.

    A Nascerò con te viene riservato il ruolo di brano da inserire nei juke-box, mentre Noi due nel mondo e nell'anima diventerà la canzone destinata alla promozione radiofonica; da Londra arriva il sintetizzatore Minimoog, che fa una fugace apparizione proprio in questo brano. L'album Alessandra segna una maggiore presenza di Roby alla voce (fino a quel momento si erano divisi soprattutto Dodi e Riccardo) e vede per la prima volta la firma di Dodi Battaglia come autore delle musiche.

    A causa dell'influsso di Lucariello, il complesso mette da parte le sue capacità strumentali per fare posto agli archi dell'elegantissima orchestra di Franco Monaldi. Oltre a ciò, in questo disco il produttore riesce ad imporre (per la prima ed unica volta) che l'album sia composto esclusivamente da canzoni d'amore. È un disco dove scompare quasi totalmente la chitarra elettrica, sostituita prevalentemente dagli arpeggi dell'acustica di Dodi, non ci sono "soli" di chitarra a intralciare i saliscendi orchestrali dei 12 brani dei quali è composto il disco.

    La voce di Roby offre interpretazioni sofferte come in Mio padre una sera o La nostra età difficile. A questo punto Riccardo Fogli, decide di lasciare il gruppo per intraprendere la carriera solista. A suo giudizio, infatti, il produttore tende a privilegiare la voce di Dodi a scapito della sua. Il gruppo sembra sul punto di sciogliersi, quando, dopo infinite selezioni tenutesi nella lavanderia di un albergo sull'Appennino tosco-emiliano (inizio del 1973), a Roncobilaccio viene scelto un nuovo bassista, Red Canzian, chitarrista di una band progressive, i Capsicum Red, che all'attivo potevano vantare due singoli ed un apprezzato 33 giri. Red Canzian conobbe i Pooh nel 1971 all'epoca del Festivalbar, e dopo più di cento bassisti sottoposti a provini, al gruppo venne in mente che questo giovane chitarrista di Treviso sarebbe stato l'ideale.

    Nel 1973 (con la nuova formazione che vede Red Canzian sostituire Riccardo Fogli) esce il disco Parsifal, un LP complesso e di ampio respiro strumentale e lirico. Anticipato dai singoli Io e te per altri giorni e Infiniti noi, questo LP miscela in maniera unica nel panorama italiano il pop sinfonico di derivazione britannica con le melodie sofisticate di Roby Facchinetti (come nell'omonima Parsifal o in L'anno, il posto, l'ora): se lo stile musicale sembra indirizzarli verso paragoni ingombranti come Pink Floyd e Genesis, i coretti dei quattro riportano direttamente ai Beatles e ai Bee Gees. Il brano omonimo segna una tappa importante nella storia del complesso, in quanto la sua seconda parte è esclusivamente strumentale. È questo forse il primo pezzo del gruppo in cui la chitarra solista di Dodi raggiunge, per evidenza e qualità, dei notevoli risultati.

    Il brano Lettera da Marienbad è scelto come Lato B del singolo Io e te per altri giorni e lasciato fuori dalla versione 33 giri dell'album, anche se è regolarmente incluso nella tracklist della versione stereootto dello stesso.

    Nel 1974, con la raccolta I Pooh 1971-1974, chiudono un'epoca di grandi successi. Vengono inclusi nel disco Se sai, se puoi se vuoi e Per te qualcosa ancora, utilizzati come lato A dei relativi 45 giri, che comprendono pure E vorrei. I brani, ordinati secondo un criterio cronologico abbastanza rigido, mettono bene in evidenza quanto rapida sia stata la maturazione musicale nello stile dei Pooh in questi quattro anni. I due singoli comunque non raggiungono il successo dei precedenti.

    Il 1975 è un anno di transizione. Il notevole carico di musica sinfonica nonché liriche spesso oniriche e difficili si fondono in due LP di modesto successo commerciale. Un po' del nostro tempo migliore si presenta come un LP troppo difficile per il pubblico dei Pooh, abituato a canzoni di rapida presa. L'utilizzo massiccio dell'orchestra, di strumenti come il clavicembalo e di lunghi pezzi strumentali non favorisce certamente un facile passaggio radiofonico. Non vengono estratti singoli, ma rimangono da ricordare brani come Eleonora mia madre con l'esordio di D'Orazio come paroliere ed Il tempo, una donna, la città, un brano di oltre 10 minuti considerato, per la lunghezza, per la maestosità e per una breve coda strumentale come una sorta di bis di Parsifal.

    Neanche Forse ancora poesia riesce a vendere come Parsifal: Ninna Nanna, scelta per promuovere l'album riesce appena ad entrare nella top 10 dei singoli.[7] Va detto che gli arrangiamenti a base orchestrale erano stati imposti dal produttore (Lucariello), mentre il gruppo si era pronunciato per degli arrangiamenti acustici. Il disco viene prodotto piuttosto in fretta, è meno difficile e curato del precedente e i Pooh per moltissimo tempo si rifiuteranno di suonare i pezzi di questo Lp nei loro concerti, nonostante la presenza di canzoni amate dai fans, come Un posto sulla strada, Quinta stagione e Cara bellissima.

    Dato che Lucariello non riesce più a perpetuare il successo del complesso, i dissapori si intensificano. Il desiderio di continuare a suonare riducendo l'apporto dell'orchestra porta infine il complesso ad autoprodursi (primo caso del genere in Italia) e a dividersi definitivamente dal produttore che li aveva portati al successo.

    Siamo nel 1976: lanciato in orbita da canzoni come Linda (con la quale i Pooh partecipano al Festivalbar, Miguel Bosé la canterà in spagnolo ottenendo il successo) e Pierre, l'album Poohlover segna una netta sterzata rispetto al recente passato. Sono musiche più solari e suonate dai quattro con arrangiamenti più ricchi (cosa che permette ai Pooh di crescere come musicisti nonostante resti ancora l'accompagnamento di una sezione d'archi). I testi non si concentrano più solo sull'amore, ma si avvicinano alla quotidianità ed alle questioni sociali; in Poohlover si parla infatti di omosessuali, prostitute, zingari e carcerati.

    Roby, Dodi e Stefano, senza Red, ma accompagnati da Valerio come cantante, aprono a questo punto una parentesi registrando sotto il nome di Mediterraneo System un 45 giri con i brani Ci pensi? e Mezzanotte a maggio.
    Il logo dei Pooh adottato intorno al 1978

    Nel 1977 partecipano alla colonna sonora dello sceneggiato televisivo La gabbia, con i brani strumentali Risveglio e La Gabbia. La facciata A, Risveglio, deve peraltro una parte della sua popolarità ad uno spot pubblicitario messo in onda in televisione per una nota ditta di cucine componibili.

    A partire da quest'anno, inaugurano un'epoca di sfarzo, grandi concerti negli stadi, raggi laser, fumi sul palco, che resteranno per decenni uno dei simboli della band, oltre alla musica ovviamente. In questo periodo partecipano a diverse puntate di Domenica In con Corrado. Anticipato dal 45 estivo Dammi solo un minuto, esce l'LP Rotolando respirando, il primo prodotto dalla nuova casa discografica, la CGD, con la quale i Pooh firmano un contratto dopo essersi distaccati dalla precedente CBS; Rotolando Respirando è un disco carico di energia e vitalità, che spazia abilmente dal pop più leggero fino alla grande energia rock del brano che dà il titolo all'album, con il noto assolo di Dodi Battaglia, oppure alle note di Ancora tra un anno, brano che ancora oggi è la sigla di chiusura dei loro concerti.

    Il disco viene registrato per due volte dato che nella prima sessione erano stati sbagliati completamente i missaggi; per rimediare agli errori tecnici i Pooh scelgono di remixare l'album agli Stone Castle Studios del Castello di Carimate, all'epoca tra i più all'avanguardia d'Europa.

    A febbraio del 1978 esce la raccolta Pooh 1975-1978, composta da 12 brani dei quali 4 mai apparsi su L.P. (Donna davvero, È bello riaverti, La gabbia e Risveglio). Il crescente successo porta i Pooh ad incidere un altro tra i suoi principali LP, Boomerang (1978). Per la prima volta si osservano un uso generoso del sintetizzatore e numerosi virtuosismi alla chitarra elettrica anche nelle parti cantate. Si tratta anche del primo LP in cui si rinuncia totalmente all'accompagnamento degli archi.

    Il singolo Cercami e brani come Pronto buongiorno è la sveglia, Ci penserò domani (con il basso fretless di Red in primo piano), Classe '58 e Il ragazzo del cielo (Lindbergh) sono pezzi di notevole successo e tra i più amati di sempre dai fans. Paolo Steffan, già membro dei Capsicum Red e del duo Genova & Steffan, grande amico di Red Canzian, disegna il logotipo tuttora usato dal gruppo.

    All'inizio del 1979 esce il singolo Fantastic fly (lato B Odissey), colonna sonora dello sceneggiato televisivo "Racconti fantastici", tratto dai racconti di Edgar Allan Poe. Nello stesso anno esce Viva e i Pooh vendono oltre 600.000 copie. Brani come Io sono vivo (che rimane in classifica per oltre 51 settimane), Notte a sorpresa, L'ultima notte di caccia, Tutto adesso, In concerto sono a oggi tra i pezzi più amati e richiesti dai fans. Proprio con Io sono vivo e Notte a sorpresa i Pooh inaugurano la moda di realizzare video promozionali per i 45 giri. I pezzi del disco vengono abbinati alla stagione 1979-1980 del programma televisivo Domenica In.

    Discografia (inediti studio)
    Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Discografia dei Pooh.

    * 1966 - Per quelli come noi (Vedette, VRM 36033)
    * 1968 - Contrasto (Vedette, VRMS 358)
    * 1969 - Memorie (Vedette, VPA 8083)
    * 1971 - Opera prima (CBS, S 64592)
    * 1972 - Alessandra (CBS, 69023)
    * 1973 - Parsifal (CBS, 69043)
    * 1975 - Un po' del nostro tempo migliore (CBS, 69118)
    * 1975 - Forse ancora poesia (CBS, 69212)
    * 1976 - Poohlover (CBS, 86015)
    * 1977 - Rotolando respirando (CGD, 20012)
    * 1978 - Boomerang (CGD, 20077)
    * 1979 - Viva (CGD, 20162)
    * 1980 - Hurricane (CGD)
    * 1980 - ...Stop (CGD, 20225)
    * 1981 - Buona fortuna (CGD, 20264)
    * 1983 - Tropico del nord (CGD, 20373)
    * 1984 - Aloha (CGD, 20437)
    * 1985 - Asia non Asia (CGD, 20471)
    * 1986 - Giorni infiniti (CGD, 20537)
    * 1987 - Il colore dei pensieri (CGD, 20686)
    * 1988 - Oasi (CGD, 20852)
    * 1990 - Uomini soli (CGD, 9031 71085 1)
    * 1992 - Il cielo è blu sopra le nuvole (CGD, 4509 90400 1)
    * 1994 - Musicadentro (CGD)
    * 1996 - Amici per sempre (CGD East West, 0630 15818 2)
    * 1999 - Un posto felice (CGD East West/Warner Music Italia, 3984 27171 2)
    * 2000 - Cento di queste vite (CGD East West/Warner Music Italia, 8573 84532 2)
    * 2002 - Pinocchio (Warner Music Italia, 5050466 0050 2 1)
    * 2004 - Ascolta (CGD East West/Warner Music Italia, 5050467 3491 2 4)
    * 2008 - Beat ReGeneration (Warner Music Italia/Atlantic Records, LP 8051442637113 - CD 5051442637210)
    * 2010 - Dove comincia il sole (Artist First, 8 055118 730006 - Luxury Edition, 8 055118 730013)

    Formazione
    Componenti attuali

    * Camillo Ferdinando Facchinetti detto Roby (Bergamo, 1 maggio 1944), voce e tastiere dal 1966.
    * Donato Battaglia detto Dodi (Bologna, 1 giugno 1951), voce, e chitarre dal 1968 e tastiere (nei brani "Noi Due Nel Mondo E Nell'Anima" e "L'altra Donna" dal vivo) dal 1972.
    * Bruno Canzian detto Red (Quinto di Treviso, 30 novembre 1951), voce, basso elettrico e flauto dolce dal 1973, violoncello dal 1975 e contrabbasso elettrico dal 1990.

    Collaborazioni e collaboratori attuali

    * Phil Mer, batterista nel "Dove comincia il sole tour" 2011.
    * Danilo Ballo, arrangiatore in Cento di queste vite, Pinocchio, Beat ReGeneration, Dove comincia il sole, tastiere e cori live nel "Dove comincia il sole tour".
    * Ludovico Vagnone, chitarra ritmica nel "Dove comincia il sole tour".

    Componenti precedenti

    * Bob Gillot (Sheffield, 23 settembre 1939), voce e tastiere nel 1966.
    * Gilberto Faggioli (1945), voce e basso elettrico nel 1966.
    * Mauro Bertoli (1944), voce e chitarra dal 1966 al 1967.
    * Mario Goretti (1945), voce e chitarra dal 1966 al 1968.
    * Valerio Negrini (Bologna, 4 maggio 1946), voce, batteria e paroliere dal 1966 al 1971; poi solo paroliere.
    * Riccardo Fogli (Pontedera, 21 ottobre 1947), voce e basso elettrico dal 1966 al 1973.
    * Stefano D'Orazio (Roma, 12 settembre 1948), voce, batteria e flauto traverso dal 1971 al 2009, paroliere dal 1975 al 2009.

    Collaborazioni e collaboratori precedenti

    * Steve Ferrone, batterista nell'album Dove comincia il sole e nel "Dove comincia il sole tour" 2010.
    * Fio Zanotti, arrangiatore in Giorni infiniti, Il colore dei pensieri, Oasi, Il cielo è blu sopra le nuvole, Ascolta, tastiere live in "Oasi Tour".
    * Franz Di Cioccio, tamburello nel brano "Caro me stesso mio" (1980).
    * Declam trio di fiati, tour Giorni infiniti, Goodbye, Il colore dei pensieri.
    * Emanuele Ruffinengo (1966), arrangiatore in Uomini soli, Amici per sempre e Un posto felice, tastiere live in "Uomini soli tour".
    * Tommy Emmanuel, chitarra acustica in "Cento di queste vite tour 2001".
    * Renato Cantele, fonico live dal 1981 e studio dal 1985.
    * Nino Zito, fonico live dal 1984.
    * Osiride Gozzi, fonico.
    * Giancarlo Lucariello, produttore della United Artist-CBS, lavorò con i Pooh dal 1970 al 1975.
    * Gianfranco Monaldi, arrangiatore e direttore d'orchestra, con il gruppo dal 1971 al 1985.
    * Ezio de Rosa, assistente di studio ai tempi di Parsifal e poi stretto collaboratore per Boomerang, Buona fortuna e Stop.
    * Renato Neri, regista delle luci.
    * Carlo Tuzii, regista dello special per la RAI, "Un po' del nostro tempo migliore" e dello sceneggiato "La gabbia".
    * Luciano Tallarini, grafico.
    * Flora Sala, grafico dal 1985.
    * Teddy Randazzo, produttore e traduttore dei testi per il disco Hurricane.
    * Maurizio Miretti, assistente alla promozione fino al 1983.
    * Giorgio Butturini, segretario.
    * Paolo Steffan, disegnatore del logo "Pooh" nato nel 1978 per Boomerang e poi divenuto simbolo ufficiale del gruppo.
    * Brian Humphries, fonico dei Pink Floyd e fonico da studio per Buona fortuna.
    * Pasquale di Lauro, tecnico di palco e percussionista su "Pronto, buongiorno è la sveglia" durante i tour di fine '70, inizio '80.
    * E. Ramazzotti, Raf, E. Ruggeri e U. Tozzi, voci nel brano Tu vivrai.
    * Eugenio Finardi, fonico live nel tour 1973.

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    By wikipedia.

    Edited by Re Nero70 - 10/9/2020, 23:27
     
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  2. Lilyxlove
     
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    ooohooooo piccola kettyyyyyyyyyyyyyyy!
     
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  3. barbarellasky
     
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    Parsifal è uno tra i più noti long playing dei Pooh, uscito nell'estate del 1973, il primo album senza Riccardo Fogli, sostituito al basso da un giovane chitarrista trevigiano, Red Canzian, già leader di una band rock-progressive, i Capsicum Red. L’album è preceduto dall’uscita del singolo Io e te per altri giorni, che spopolerà nei Juke Box di tutta Italia.


    Splendida Parsifal!!!!!!! :wub: